Sosia-Gemello

Io, come te. Te, come me.
Un Io, ma anche un Tu, che non è me.

Ti amo, e non ti amo.
Ho bisogno di te, ma anche ti rifiuto e ti allontano.

Danza continua fra te e me. Uguali ma diversi, vicini ma lontani, come elastici di muoviamo continuamente, insieme e separati, fratelli, amici o antagonisti, guardinghi…non siamo una cosa sola, ma siamo anche la stessa cosa, che si attrae e si respinge.

La dimensione del doppio come “sosia” e “gemello” è presente da sempre nella simbologia e nel racconto, fantastico o di formazione, nella favola e nella narrativa del perturbante.

Gemello e sosia anche come rappresentazioni del doppio, come forma e simbolo della natura gemella e polimorfa degli esseri umani, parte da esplorare e alla quale concedere il diritto e la possibilità di venire fuori, staccandosi da uno sfondo neutro.

Sosia/gemello come specchio, proiezione e riflesso di me…un io stesso ed un altro quasi me, quasi identico.

Uguali ma non gli stessi; come Castore e Polluce, dove Castore è mortale, è la luce, è l’Io, e Polluce è immortale, è il Sé e la tenebra. Uno crea e l’altro distrugge.

Date

16 Maggio 2017

Category

doppi