IO – ES – SÉ

Interpretando questi temi – presi a prestito dalla psicoanalisi e dalla psicologia – intendiamo qui la coppia Io ed Es come simboli del confronto fra la nostra parte razionale, cosciente, pensante ed organizzata, socialmente inserita e la nostra parte istintiva, pulsionale, selvaggia.

IO

Secondo la scienza psicoanalitica freudiana, l’Io si costituisce come mediazione tra i bisogni pulsionali propri dell’Es e il mondo esterno; è quella parte dell’Es che è stata modificata dall’influsso e dalla vicinanza di quest’ultimo.
Oltre a mediare i conflitti tra Es e mondo esterno, l’Io deve tener conto delle pressanti richieste del SuperIo, inteso come insieme dei divieti sociali sentiti come costrizione e impedimento alla soddisfazione del piacere, sistema di censure che regola il passaggio dalle pulsioni dell’Es all’Io. Rappresenta quella che può essere definita la coscienza morale, una sorta di “censore” che giudica gli atti e i desideri istintivi dell’uomo. Il SuperIo opera la rimozione respingendo nell’inconscio ciò che la coscienza morale non può tollerare.
Di fronte alle esigenze pulsionali l’Io decide quali debbano essere realizzate subito, rinviate o rimosse perché pericolose. Il suo compito è quello di mediare le istanze vitali dell’Es, tese al soddisfacimento irrazionale e assoluto, e le istanze del SuperIo, indirizzate verso la censura e repressione- castrazione.

ES

L’Es, nella teorizzazione psicoanalitica, è il fondamento della persona psichica, È l’istanza intrapsichica più arcaica della nostra mente ed è definito anche inconscio. E’ l’espressione psichica dei bisogni pulsionali che provengono dal corpo. E’ il serbatoio dell’energia vitale, l’insieme caotico e turbolento delle pulsioni, la volontà di ottenere il piacere a ogni costo… L’Es è inconscio, è impersonale, è privo di logicità, di pensiero astratto, di moralità, è lo spazio in cui le potenzialità espressive si formano. Con esso Freud designa la parte oscura, una sorgente organica di energie pulsionali non organizzate che fluiscono in una dimensione atemporale, operando al di fuori delle consuete categorie logiche e da qualsiasi nozione di valore o di bene, di male o di moralità. È il Livello Fisico, consiste di istinti che rappresentano la riserva individuale di energia psichica. L’Es rappresenta la voce della natura nell’animo dell’uomo e contiene quelle spinte pulsionali di carattere erotico-sensuale che sono il modo umano in cui gli istinti si sono evoluti.

Reinterpretando questi concetti nell’ambito del viaggio di esplorazione e scoperta interiore, questo passa attraverso il rapporto col doppio inteso sia come l’ignoto e il “possibile”, che come l’altro da sé; questo rapporto fra l’Io e l’Altro è volto a ricercare sempre più la propria natura autentica o, volendo, l’altro Sé, inteso appunto come ciò che si avvicina sempre più a una sorta di propria “essenza”, identità profonda, autentica, armonica.

Questo perché alla fine non si cresce da soli, ma solo attraverso l’incontro con l’altro e con le proprie altre parti esistenti ma spesso rimosse o ignorate, da scoprire, interrogare, ricercare, perdonare, integrare, pacificare. In questo senso intendiamo qui il , come totalità psichica che si sviluppa e si consolida tramite il riconoscimento empatico dell’altro, del diverso dal Sé.

La rappresentazione del Sé coincide con la “conjunctio” alchemica, simbolo di una accettazione, riconciliazione, pacificazione, integrazione di tutte le parti…unione trasformativa di sostanze dissimili, che abitano lo stesso spazio psichico.
E’ come un matrimonio degli opposti che prende forma attraverso un processo psichico, con un figlio simbolico in cui si riconciliano tutte le nature coinvolte. Ne nasce una nuova creatura, un nuovo complesso di idee, laddove si uniscono il cielo e la terra, le radici profonde con il sogno.